Da anni,nei giorni prima del Vinnatur, l’animo di vignaiolo, se pur protetto da un’ispida corteccia, comincia a sentire un pizzico d’emozione, ma non è la solita fase di “agitazioncella” pre-fiera o pre-evento che sia, no, assolutamente, perchè al Vinnatur noi vignaioli andiamo principalmente per piacere. Il piacere certamente di far assaggiare i nostri vini a d esperti e novizzi, che in un orda degna degli orchi nel film “Il Signore degli anelli” avanzano determinati e curiosi senza meta, ma con uno scopo bene preciso, ossia l’assaggiare, degustare e bere, anche per dissetarsi o mantenersi alticci come per fare affari, più vini e più vino possibile. Il tutto però, non si sà come, in un’atmosfera magica, quasi surreale, un organizzatissimo caos pacifico dove infinite sono le possibilità di incontrare sapori, odori, storie, dove si mischiano linguaggi, culture, esperienze e sopratutto sensazioni belle, vere, spontanee e naturali
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